mercoledì 14 marzo 2012

LEGGENDE E RICORDI MUNICIPALI SU "LA MADONNA DEL CAMPO" - Note storico critiche del concittadino Avv. Vincenzo Roppo (III parte)

"Grande fu il culto che i nostri padri professarono per la "Madonna del Campo", che negli Atti decurionali della Magnifica Università della Terra di Ceglie viene appellata coi nomi di "gloriosa Vergine Patrona dell'Università" (Vol. 1 Atti del Parlamento della Magnifica Università di Ceglie, 25 agosto 1743 pag.22 e 25), "Vergine Santissima del Campo, Patrona dell'Università" (ivi, 25 agosto 1744 pag.32), "Beata Vergine del Campo, nostra singolarissima protettrice e Patrona" (ivi, 13 marzo 1732 pag. 55).
Né i buoni padri coscritti cegliesi onoravano la nostra Madonna con le belle invocazioni soltanto. Gli atti deliberativi del Comune erano spesso intestati al suo venerato Nome.
Ogni 25 agosto, dal 1737, vi è la prima memoria, a suon di campana, si radunava il Parlamento della Magnifica Università di Ceglie, nella sua antica sede, sita nella vecchia piazza, ed ivi dopo la invocazione della "Beatissima Vergine del Campo" procedevasi all'elezione del "Sindaco" su una terna proposta dal popolo e dagli amministratori uscenti: seguiva poi la nomina del "Banco", composta dal "1° e 2° eletto" corrispondente alla vecchia Giunta Comunale. o all'odierna Consulta del Potestà. Di mano in mano si passava alla nomina del "medico", dell' "insagnatore", del "razionale" o ragioniere, del "mastrodatti" o segretario comunale, dei "camerlenghi" o economi tesorieri del comune, dei "baglivi" costituenti il corpo delle guardie campestri, più propriamente detto "la bagliva", e cariche minori, compresa quella del "becchino", indisconoscibile autorità d'ogni tempo! (Atti ecc. Vol I e II; 25 agosto 1744, pag.31 e pass.).
Per la festa del Campo "si concedeva a tutti i forestieri e cittadini di tener mercato due giorni prima, e due giorni dopo la festa, purchè si fossero fatti prezzi inferiori all'assisa straordinaria (ivi, 25 agosto 1737). Per detta festa "debbasi osservare il solito di far vendere mezzo rotolo di maccheroni a persona, tre giorni di franchigia per ogni forestiere che venisse a vendere o a macellare (Atti ecc. Vol. I 25 agosto 1847).
Si voleva così, come vedesi, l'abbondanza e il buon mercato dei generi annonari a beneficio dei cittadini cegliesi  per celebrare con più giubilo la festa patronale della Madonna del Campo.
Quando il Comune si trovò mal partito per lotte giudiziarie davanti la Regia Camera della Sommaria coi Comuni di Bari e Carbonara per la deliminatazione del patrio confine, e poscia nelle liti feudali col principe Filomarino, più che al valore degli avvocati Vincenzo Massilla, Emanuele Mola ed Auletta di Bari e Napoli ponevasi fiducia solo nell'aiuto della Madonna del Campo (Vol. I pag. 66 e 70).
Dal 25 agosto 1759 data "l'assegnazione del Bilancio cittadino dei venti ducati" pel donativo alla Vergine del Campo, aumentati a ducati 25 annui con deliberazione decurionale del 10 ottobre 1779 Vol. II pag.217.
Ed oggi tale onere riveniente dal secolare bilancio dell'autonomo comune di Ceglie incombe sul Bilancio di Bari, nella cui circoscrizione amministrativa è finita l'autonomia del vecchio comune cegliese."    

                                                                                                                               Fine III parte
  
Note storico critiche del concittadino Avv. Vincenzo Roppo  

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