venerdì 9 marzo 2012

LEGGENDE E RICORDI MUNICIPALI SU "LA MADONNA DEL CAMPO" - Note storico critiche del concittadino Avv. Vincenzo Roppo (II parte)

La Madonna del Campo rappresentò dal Medioevo ad oggi il gonfalone dell'autonomia comunale di Ceglie del Campo; mentre la Madonna di Buterrito è la pietosa Madre dei nostri morti, perché laddove Ella apparve è l'ossario dei nostri trapassati cegliesi, dopocchè delle fosse comuni sottostanti alla Matrice Chiesa sorse a Buterrito l'attuale cimitero (a.1837)
Dal punto di vista della stilistica pittorica la icona della Madonna del Campo ha impronte tipicamente bizantine; ed è più antica nei raffronti della figura della Madonna di Buterrito, quest'ultima compromessa nella sua originalità da sovrapposizioni pittoriche di mano posteriore. 
Mentre la Madonna di Buterrito reclina dolcemente il capo verso la destra di chi La rimira, quella del Campo invece guarda verso sinistra; è diritta di figura, col capo nimbato d'oro, come al Bambino; e l'alone d'oro è graziosamente arabescato nell'orientale maniera.
L'ammanto è pur d'oro con crocette gigliate in scuro e, senza covrire il Bambino, casca con vaghe pieghe dal capo di Lei, mentre profondi e misteriosi sono gli occhi che guardano al lontano.
Il Bambino accosta la mano nella materna mano. Pensoso e triste lo sguardo delle due figure, esse sono stilizzate alla maniera bizantina, prive di vita, ma profonde di misterioso atteggiamento ieratico. 
Fra i molti comuni della vetusta Archidiocesi di Bari quello di Ceglie è uno dei pochissimi che novera tracce e documenti di nobile storia di archeologia sacra. Le molte grotte del sottosuolo un dì sedi del primogenio abitatore pugliese, e poscia nel basso medioevo, sedi dei tanti calogeri basiliani profugati dall'Oriente con le loro Madonne bizantine, sono più che eloquente testimonianza dell'antichità sacra del nostro paese. 
Tutti sanno che i simboli sacri della nostra santa religione cattolica si affermarono nei centri più rinomati dell'antichità romana, ove fuono infranti e spezzati i simboli degli Dei falsi e bugiardi. 
Onde l'antico culto mariano cegliese nobilita non solo il nostro paese, ma bensì la stessa vetusta Archidiocesi barese. 
                                                                                                                      Fine II parte
  
Note storico critiche del concittadino Avv. Vincenzo Roppo  

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